Rischio Cyber, danno reale

• 24 Maggio 2017
• Diego Tornaghi

Spesso il rischio Cyber non è percepito come un possibile danno “reale”, in grado di mettere a repentaglio l’attività lavorativa.

L’incidente cibernetico sfugge infatti dalla normale definizione di “danno materiale” ed appare improbabile e lontano.

Ecco un esempio di danno.

Un Consulente del Lavoro, a causa di un errore umano o di un evento esterno  come  un virus od una cyber estorsione, non è in grado di accedere ai propri dati e di produrre le buste paga nelle tempistiche concordate con i clienti che intervengono contro il professionista per richiedere il danno economico derivante dall’inadempienza.

Il professionista ha inoltre necessità di ripristinare al più presto l’accesso ai dati, governare lo stato di crisi e tutelarsi civilmente e penalmente a seguito di utilizzo fraudolente dei dati carpiti dai criminali informatici.

Rispettare le norme di sicurezza non basta, i recenti eventi di cronaca lo dimostrano.

Una buona copertura assicurativa consente di minimizzare i danni economici e delegare la gestione del sinistro alle strutture di assistenza specializzata partner delle imprese di assicurazione.